SESSUOLOGIA E SALUTE

ARTICOLI E NOTIZIE SUI PROBLEMI SESSUALI-COME EVITARE INFEZIONI E MALATTIE E PROBLEMI PSICOLOGICI.

venerdì 23 luglio 2010

Aids, arriva il primo gel che blocca il contagio

Aids, arriva il primo gel che blocca il contagio

Pubblicato il: 21/7/2010 11:38


Una nuova speranza nella lotta contro l'Aids. Si parla di una "scoperta storica" quella riguardante un gel vaginale protettivo contro l'Hiv, che è efficace e diminuisce il rischio di contrarre infezioni. Il prodotto a base di un antibatterico e di un farmaco antiretrovirale all'1%, il Tenofovir, è in grado di ridurre il contagio del 50% dopo un anno di utilizzo, e del 39% dopo due anni e mezzo.

Il prototipo è stato prensentato a Vienna durante la Conferenza Mondiale sull'Aids. La ricerca, durata tre anni e guidata da Salim Abdool Karim, un ricercatore sudafricano a capo del Centro studi Caprisa, è stata effettuata su un campione di novecento donne africane di età compresa tra i 18 e i 44 anni, tutte sessualmente attive e sane. Alcune di queste hanno applicato regolarmente il gel con il farmaco, dodici ore prima e dodici ore dopo il rapporto, un'altra parte, invece, veniva curato con un placebo. Nel primo gruppo l'incidenza dell'Hiv era del 5,6%, nel secondo del 9,1%.



Secondo gli esperti questo metodo potrebbe essere usato dalle donne che sono costrette dai partner ad avere rapporti non protetti ma, prima di arrivare sul mercato, il gel dovrà superare altri test concernenti in modo particolare il livello di protezione e la sua utilizzazione ottimale. Se queste barriere verranno superate, potrebbe trattarsi di una delle armi più valide per la lotta all'Aids.



L'Hiv, il virus dell'immunodeficienza umana, responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), è un'emergenza soprattutto in Africa dove ogni anno colpisce milioni di nuovi nati. Oggi, oltre trentatre milioni di persone sono infettate dal virus Hiv, due terzi delle quali vivono nell’Africa sub-sahariana, di cui il 60% sono donne.



"Stiamo dando una grande speranza alle donne", ha dichiarato Michel Sidibe, direttore esecutivo del programma Unaids dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità. "Per la prima volta - ha proseguito il direttore - abbiamo visto dei risultati nella prevenzione dell’Aids con un'opzione in mano alle donne". Secondo gli studiosi le dosi di gel hanno un prezzo di produzione basso, e questo contribuirebbe alla facilità di distribuirlo in tutti i paesi poveri, primo fra tutti il Continente Nero.



Palma Maria Roberta Frascella


http://www.barimia.info/modules/article/view.article.php?32307

mercoledì 22 luglio 2009

TEST SALIVA PREDICE RISCHIO PARTO PREMATURO

TEST SALIVA PREDICE RISCHIO PARTO PREMATURO
AGI) - Londra, 22 lug. - Un semplice test della saliva potrebbe contribuire a ridurre le nascite premature potenzialmente pericolose. Il test, messo a punto al King's College di Londra, individua le donne incinte che potrebbero far nascere prematuramente il loro bambino attraverso la misurazione dei loro livelli di progesterone, l'ormone che aiuta a fermare le contrazioni del grembo prima del termine di 40 settimane. Le donne con un basso livello di ormone sono quelle a rischio di partorire con piu' di sei settimane di anticipo. Grazie al test, sono convinti gli scienziati, si potranno ridurre le nascite premature, prima delle 37 settimane di gestazione, che sono piu' a rischio di complicanze mediche, difficolta' di apprendimento e altri handicap. Le donne che attraverso il semplice test della saliva risulteranno piu' a rischio potranno essere monitorate con piu' attenzione e aiutate, se necessario, con robuste dosi supplementari di ormoni. "La saliva e' facile da raccogliere - spiega il capo dei ricercatori Lucilla Poston del King's College di Londra - non vi e' alcuna necessita' di un ago o di un campione di sangue e sarebbe meraviglioso se, in futuro, potremo chiedere a una donna incinta di darci solo un piccolo campione di saliva per sapere se rischia una nascita prematura". I ricercatori del King's College di Londra hanno analizzato i campioni di saliva di 92 donne tra le 24 e le 34 settimane di gravidanza. Le future mamme erano state identificati come a rischio di parto prematuro per aver avuto precedenti aborti, nascite premature o infezioni. I livelli di progesterone sono risultati inferiori nella saliva delle 12 donne che hanno partorito prematuramente. Lo studio e' stato pubblicato nel BJOG: An International Journal of Obstetrics and Gynaecology.

http://salute.agi.it/primapagina/notizie/200907221143-hpg-rsa0011-test_della_saliva_predice_rischio_parto_prematuro

giovedì 28 maggio 2009

ANTICORPO ARTIFICIALE PROTEGGE SCIMMIE DALL'AIDS

ANTICORPO ARTIFICIALE PROTEGGE SCIMMIE DALL'AIDS
(AGI) - Washington, 18 mag. - Un gruppo di ricercatori ha forse scoperto la tecnica che portera' finalmente alla realizzazione del vaccino contro il virus dell'Aids: ha creato infatti un anticorpo artificiale trasportato nell'organismo da un virus. Questa molecola sintetica del sistema immunitario e' riuscita a proteggere le scimmie contro la versione animale dell'Hiv, chiamata Siv, come scrivono i ricercatori sulla rivista Nature Medicine.



http://salute.agi.it/primapagina/notizie/200905181026-hpg-rsa0012-anticorpi_artificiali_combattono_il_virus_aids_nelle_scimmie

VAMPATE DI CALORE SEGNALE DI OSTEOPOROSI

VAMPATE DI CALORE SEGNALE DI OSTEOPOROSI

(AGI) - New York, 19 mag. - Le donne che soffrono di vampate di calore quando sono all'inizio della menopausa potrebbero avere ossa piu' fragili. Lo sostiene una nuova ricerca americana. Carolyn J. Crandall della University of California, Los Angeles, e la sua equipe hanno scoperto che le donne che riferivano di avere vampate di calore e sudorazioni notturne (sintomi noti come vasomotori) avevano una densita' minerale ossea inferiore rispetto alle donne prive di tali sintomi. Piu' forti erano le vampate di calore, piu' sottili le ossa. Le vampate di calore sono un sintomo molto comune durante la menopausa, ma Crandall e colleghi fanno notare che circa il 60% delle donne ne soffre gia' da prima che il ciclo sparisca del tutto. I ricercatori hanno cercato di capire la connessione tra sintomi della menopausa, perdita di estrogeni e assottigliamento delle ossa. Hanno analizzato 2.213 donne di diverse etnie parte dello Study of Women's Health Across the Nation che, all'inizio della ricerca, avevano dai 42 ai 52 anni. Nessuna era in menopausa in quel momento, ma alcune gia' si trovavano in perimenopausa, il periodo immediatamente precedente la fine dell'eta' fertile. Le donne che riferivano sintomi vasomotori avevano una densita' minerale ossea piu' bassa delle donne senza quei sintomi. L'eta' influiva su quali ossa erano piu' colpite: nelle donne sulla soglia della menopausa o ai suoi inizi, le vampate significavano ossa femorali piu' sottili, in quelle in menopausa vera e propria (nel corso del follow-up) le vampate indicavano ossa del bacino piu' fragili. Piu' erano frequenti i sintomi vasomotori, piu' bassa era la densita' minerale ossea. Secondo Crandall e colleghi, il fatto che i sintomi vasomotori indichino un assottigliamento delle ossa anche in perimenopausa suggerisce che i livelli di estrogeni non sono gli unici responsabili, perche' l'estrogeno cala solo dopo la fine del ciclo. I ricercatori notano invece che durante le vampate di calore si attiva il sistema nervoso simpatico e che i neurotrasmettitori e gli ormoni rilasciati quando questa parte del cervello si attiva sono stati collegati alla fragilita' ossea. Occorreranno ulteriori studi - conclude l'equipe sulla rivista Menopause - per chiarire questi meccanismi.

http://salute.agi.it/primapagina/notizie/200905191016-hpg-rsa0004-menopausa_vampate_di_calore_segnale_di_osteoporosi

IL CUORE E' IL VERO KILLER DELLE DONNE OVER 50

IL CUORE E' IL VERO KILLER DELLE DONNE OVER 50

(AGI) - Londra, 19 mag. - E' il cuore il vero killer delle donne oltre i 50 anni. Le patologie cardiovascolari colpiscono piu' di tumori, Alzheimer, enfisema polmonare, e sono la prima causa di morte fra le donne in menopausa. Se l'azione degli ormoni, infatti, 'protegge' il cuore femminile, superati i 50 si registra una brusca virata e i dati sono preoccupanti: il 49 per cento delle italiane in questa fase della vita e' iperteso; il 38 ha livelli di colesterolo superiori a 240; il 30 per cento e' obeso; il 10 e' diabetico e il 33 per cento presenta sindrome metabolica. Una vera e propria epidemia nei Paesi occidentali, anche a causa di comportamenti scorretti: il 14 per cento fuma, una su 2 non pratica alcun tipo di attivita' fisica. Per rispondere a questa emergenza, i medici indicano due vie: "Da un lato educare i nostri pazienti al movimento, a una dieta sana e all'abbandono del tabacco - afferma la prof.ssa Nicoletta Biglia, dell'Universita' di Torino, una fra i massimi esperti italiani al Congresso Europeo della Menopausa (EMAS) che riunisce fino a domani a Londra 3.000 specialisti - , dall'altro promuovendo l'utilizzo della terapia ormonale sostitutiva (TOS), in Italia fermo a meno del 10 per cento". Proprio per rispondere al dilagare delle malattie del cuore fra le donne, nei giorni scorsi l'Agenzia Italiana del Farmaco ha ammesso in classe A (gratuita per i cittadini) Angeliq, l'unica associazione estro-progestinica utile nel ridurre la pressione arteriosa, a base di estradiolo e drospirenone, un progestinico con proprieta' antimineralcorticoide. "Questa formulazione si e' dimostrata efficace nelle ipertese (riduzione di 9 mmHg della minima, di 12 mmHg della massima), ma l'utilizzo regolare anche in donne normotese puo' avere effetti preventivi - spiega il prof. Giuseppe Rosano, cardiologo Direttore del Centro di Ricerca Clinica e Sperimentale dell'IRCCS San Raffaele di Roma -. E' un grande passo avanti nella prevenzione: la diminuzione della pressione minima di 5mmHg si associa infatti ad una riduzione del 40 per cento del rischio di morte per stroke e del 25 per cento per eventi cardiovascolari, mentre una diminuzione di 2 mmHg di pressione massima, comporta una riduzione del 10 per cento di stroke e del 7 per eventi cardiovascolari". Ma non c'e' solo il cuore: "La menopausa - spiega il prof. Marco Gambacciani, della Clinica Ostetrico-Ginecologica del Santa Chiara di Pisa e membro del direttivo EMAS - puo' comportare in molte donne una notevole riduzione del benessere generale e della qualita' della vita. La sessualita' femminile subisce un vero 'terremoto' con possibili ripercussioni sul desiderio, l'eccitazione vaginale/genitale e l'orgasmo/soddisfazione. Ma non va sottovalutato un altro importante fattore: il cambiamento del corpo. Durante la menopausa muta, infatti, la 'forma' fisica della donna che tende ad aumentare di peso, accumulando grasso soprattutto sull'addome, sul petto e sulle braccia e spesso non si piace piu'. Ma con un'attenzione alla propria forma fisica, alla dieta, all'esercizio e i consigli del proprio ginecologo di fiducia si puo' vivere con serenita' e gioia anche la sessualita' in questa fase della vita. La terapia ormonale puo' contribuire anche in questo campo a un miglioramento della qualita' di vita, senza rischi per la salute. La comunita' scientifica e' ormai concorde sulla sicurezza cardiovascolare della TOS iniziata precocemente, prima dei 60 anni o comunque entro 10 anni dalla menopausa".



http://salute.agi.it/primapagina/notizie/200905191051-hpg-rsa0005-cuore_e_killer_over_50_difesa_con_terapia_ormonale

DUE GENI INDICANO QUANDO BIMBA DIVENTA "SIGNORINA"

DUE GENI INDICANO QUANDO BIMBA DIVENTA "SIGNORINA"

Londra - Un'equipe di scienziati guidati da un'universita' britannica ha localizzato due geni sui cromosomi sei e nove che, con tutta probabilita', indicano a quale eta' una bambina diventera' donna, ovvero quando avra' la sua prima mestruazione. Lo studio, apparso su 'Nature Genetics', aiuta non solo a spiegare perche' le ragazze in sovrappeso hanno una puberta' piu' precoce ma puo' gettare luce sullo sviluppo di alcune malattie. La durata della vita riproduttiva e' infatti connessa con il rischio di sviluppare alcune patologie, come quelle cardiache, il cancro al seno o l'osteoporosi, influenzate, si ritiene, dall'ormone femminile, l'estrogno, che viene prodotto in quantita' maggiori durante l'eta' fertile. Quindi, piu' la puberta' e' precoce, maggiore sarebbe il rischio di queste malattie - anche se gli scienziati sottolineano che i geni sono solo uno dei fattori che decidono l'inizio della puberta' e che l'alimentazione e l'attivita' fisica potrebbero contare anche di piu'. Nei Paesi occidentali, i ragazzi raggiungono la puberta' sempre prima: alcune bambine addirittura a sette anni. Uno dei motivi e' la diffusione dell'obesita', quindi il piu' alto indice di massa corporea e la presenza di grandi percentuali di grasso nel corpo. L'equipe di scienziati guidati dalla Exeter Peninsula Medical School, con la collaborazione di altri istituti di ricerca in Europa e Stati Uniti, ha analizzato 17.510 donne di tutto il mondo, la cui prima mestruazione si era verificata tra i 9 e i 17 anni. Raggruppando insieme le donne a seconda dell'eta' della prima mestruazione, i ricercatori sono riusciti a evidenziare comuni schemi genetici. Le ragazze che si sviluppano precocemente hanno una variante genetica che le porta presto alla puberta'. "Questo studio fornisce per la prima volta le prove che comuni varianti genetiche influenzano il momento in cui una donna raggiunge la maturita' sessuale", ha dichiarato la ricercatrice Dr.ssa Anna Murray. "I nostri risultati indicano anche una base genetica per l'associazione tra mestruazione precoce e altezza e indice di massa corporea". Un altro ricercatore, John Perry, ha aggiunto: "Capire i meccanismi biologici dietro la vita riproduttiva ci aiuta a capire anche le malattie associate che colpiscono le donne in eta' matura, come diabete, cancro al seno e patologie cardiache". Un secondo studio pubblicato da Nature Genetics, realizzato dalla University of Cambridge, collega una specifica variante di uno dei due geni individuati dalla equipe della scuola di Exter - LIN28B - con lo sviluppo precoce tanto nei maschi che nelle femmine. Come fa notare il coordinatore della ricerca, Dr Ken Ong: "LIN28B e' una sorta di interruttore che controlla l'attivita' di altri geni, innescando la maturita' sessuale". Il Dr Aric Sigman, psicologo della Royal Society of Medicine, ha commentato: "La puberta' precoce nelle donne e' un problema perche' si associa non solo a malattie ma anche a disagi psicologici. Le ragazze che maturano presto sono piu' soggette alla depressione e rischiano di diventare aggressive, isolate, insonni, insicure. Spesso hanno cattivi risultati a scuola e sono portate a bere, fumare, usare droghe o addirittura a commettere crimini".



http://salute.agi.it/primapagina/notizie/200905181148-hpg-rsa0015-scoperti_2_geni_che_indicano_quando_bimba_diventa_signorina

ECCO I GENI CHE ATTIVANO E SPENGONO IL CICLO

ECCO I GENI CHE ATTIVANO E SPENGONO IL CICLO

Londra, 18 mag. - Un gruppo di ricercatori britannici ha individuato i geni responsabili dell'inizio del primo ciclo mestruale da cui e' emerso che l'eta' in cui inizia la vita riproduttiva nelle donne e' scritta nel Dna. In un articolo pubblicato su Nature Genetics e' stata ricostruita la 'mappa' dei geni che scandiscono l'eta' del menarca e della menopausa. Gli esperti del britannico Medical Research Council (MRC) Epidemiology Unit di Cambridge, hanno scoperto che sui cromosoma 6 e 9 un gene, LIN28B, importante per l'ingresso nella puberta'. I differenti alleli (forme diverse in cui puo' presentarsi lo stesso gene) sono responsabili di una variabilita' di circa tre mesi nell'eta' del menarca. Nello studio in cui ci si e' occupati anche dell'eta' della menopausa, sono state isolate sequenze genetiche sui cromosomi 5, 19 e 20 tutte importanti nello scandire il tempo in cui finisce la vita riproduttiva.



http://salute.agi.it/primapagina/notizie/200905181957-hpg-rsa0076-riproduzione_ecco_i_geni_che_attivano_e_spengono_ciclo