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martedì 5 agosto 2008

Aids/ Onu: su 2,7 mln di casi nel 2007, meta' ha tra 15 e 24 anni

Aids/ Onu: su 2,7 mln di casi nel 2007, meta' ha tra 15 e 24 anni
Capo Unfpa: ridurre del 35-45% casi di trasmissione madre-figlio
postato 7 ore fa da APCOM
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Roma, 5 ago. (Apcom) - Donne e bambini sono i più vulnerabili al virus dell'Hiv/Aids, tanto che ogni anno metà delle persone sieropositive hanno un'età compresa tra i 15 e i 24 anni. Occorre quindi concentrare i propri sforzi a tutela dei più deboli, favorendo campagne di informazione mirate, dice il Direttore Esecutivo del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa), Thoraya Ahmed Obaid, in un'intervista al quotidiano spagnolo El Pais. Obaid partecipa alla 17esima Conferenza internazionale sull'Aids, apertasi ieri a Città del Messico.

"Quello che mi preoccupa di più sono i giovani, quelli di età compresa tra i 15 e i 24 anni - dice Obaid - su 2,7 milioni di nuovi casi di infezione da Hiv registrati nel 2007, questo gruppo era quasi la metà, il 45%, dei casi. Nel mondo si stima ci siano 5,5 milioni di giovani sieropositivi". Vulnerabilità dovuta alla scarsa informazione, sottolinea: "Alla fine del 2007, solo il 40% dei giovani aveva una conoscenza approfondita su cosa fosse l'Hiv".

Dopo i giovani, sono le donne i soggetti più vulnerabili, se si considera che "nell'Africa sub-sahariana il 60% degli adulti sieropositivi è donna". Una situazione che ha poi ripercussioni sui nuovi nati, anche se Obiad auspica di poter ridurre i casi di trasmissione del virus da madre a figlio. "Il numero dei bambini contagiati da Hiv potrebbe essere ridotto del 35-45% con la prevenzione per le donne e la prevenzione per le donne incinte con Hiv - afferma il direttore dell'Unfpa - è significativo che in soli due anni, dal 2005 al 2007, la percentuale di donne incinte malate che hanno avuto accesso ai trattamento antiretrovirale è passata dal 14% al 33%". Lo scorso anno è aumentato anche il numero dei bambini sottoposti a cure, passati da 75.000 nel 2005 a circa 200.000.

Per il futuro, "bisogna ampliare i programmi che affrontano la diversità tra uomo edonna e investire più fondi per realizzarli". "Infine - conclude Obiad - è necessario favorire la mobilitazione e la partecipazione di uomini e bambini".

http://notizie.alice.it/notizie/esteri/2008/08_agosto/05/aids_onu_su_2_7_mln_di_casi_nel_2007_meta_ha_tra_15_e_24_anni,15657167.html

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